GIORNATA MONDIALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

La sicurezza sul lavoro è una responsabilità seria. Il più delle volte si tratta di uno sforzo collettivo in cui i datori di lavoro, le risorse umane, i team di sicurezza e i dipendenti devono fare la loro parte per garantire un ambiente di lavoro sicuro e quanto più possibile privo di pericoli (ricordo che il pericolo è definito come “proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni”).

Tuttavia, nel 2023, gli infortuni denunciati (perché ovviamente andrebbero aggiunti quelli non denunciati dovuti a motivi poco legali quali ad esempio lavoro in nero) sono stati 585.356 (fortunatamente in calo del 16,1% rispetto alle 697.773 del 2022); di questi c’è stato una calo del 19,2% degli infortuni sul lavoro ma aumentano quelli in itinere (+4,7%) occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro. Se vogliamo rendere meglio l’idea…

A questi vanno aggiunti 1.041 morti sul lavoro, 51 in meno rispetto ai 1.090 del 2022 ma sempre troppi per una società evoluta quale riteniamo di essere perché significa avere ancora circa 3 morti al giorno sul lavoro.

Non dimentichiamo inoltre le 72.754 malattie professionali denunciate che aumentano del 19,4% rispetto alle 60.774 del 2022

Domani: la vostra ricompensa per aver lavorato in sicurezza oggi

GIORNATA MONDIALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

La sicurezza sul lavoro è una responsabilità seria. Il più delle volte si tratta di uno sforzo collettivo in cui i datori di lavoro, le risorse umane, i team di sicurezza e i dipendenti devono fare la loro parte per garantire un ambiente di lavoro sicuro e quanto più possibile privo di pericoli (ricordo che il pericolo è definito come “proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni”)
Tuttavia, nel 2022, gli infortuni denunciati (perchè ovviamente andrebbero aggiunti quelli non denunciati dovuti a motivi poco legali quali ad esempio lavoro in nero) sono stati 697.773 (in aumento del 25,7% rispetto all’anno precedente) sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (+28,0%) sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+11,9%).

A questi vanno aggiunti 1.090 morti sul lavoro, 131 in meno rispetto ai 1.221 del 2021 ma ancora troppi per una società evoluta quale riteniamo di essere perchè significa avere ancora circa 3 morti al giorno sul lavoro.

Non dimentichiamo inoltre le 61000 malattie professionali denunciate…

Domani: la vostra ricompensa per aver lavorato in sicurezza oggi

LA MIA ESPERIENZA DA DOCENTE SCOLASTICO

Durante l’anno mi è stato conferito l’incarico di docenza in un istituto professionale come docente di sicurezza sul lavoro. Il corso, per questo tipo di scuola, è necessario sia per l’accesso ai laboratori sia per i successivi tirocini formativi. Secondo quanto riportato nell’articolo 2 comma 1 lettera a) del D.Lgs 81/08 viene definito lavoratore.

Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.

Pertanto il tirocinante viene equiparato al lavoratore (per fortuna!).

Il problema però sono gli studenti di oggi. Attenzione meno di zero, casino in aula, maleducazione alle stelle. Ad oggi bestemmie e termini scurrili nel loro vocabolario è all’ordine del giorno. Riuscire a far mettere insieme una frase senza un turpiloquio è quasi impossibile.

E pensare che l’articolo 724 del codice penale recita “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità, è punito con la sanzione amministrativa da euro 51 a euro 309

Non sono un santo perché anche a me scappa il termine colorito ma ai miei tempi, se avessi tenuto un comportamento del genere a scuola, non solo i professori mi avrebbero preso a calci ma avrei preso altrettanto a casa se malauguratamente avessi preso una nota!

Tralasciando l’aspetto del linguaggio alla base c’è comunque la assoluta mancanza di educazione e di voglia di fare qualsiasi cosa. Il cellulare è fonte di distrazione continua, tanto che in alcune classi è stata posizionata una scatola dove riporli prima di iniziare la lezione (ma per farglieli depositare è già una guerra!). La cosa che però più mi ha spaventato è la completa mancanza di interesse verso la materia anche di fronte ai numeri prospettati (più di 1300 morti, 560000 infortuni e oltre 55000 malattie professionali nel solo 2021). A nulla è servito nemmeno fare una rassegna stampa dove, ogni giorno, sui quotidiani c’è sempre qualche notizia nuova di feriti o peggio ancora di morti sul lavoro per stimolare la loro attenzione così come nemmeno specificare che sono corsi obbligatori per legge (e che saranno comunque costretti a frequentarli quando lavoreranno!)

Parlando con un mio ex compagno di università che fa il docente anche lui ha notato questa mancanza totale di interesse verso qualunque cosa. E pensare che questo è il momento in cui si plasma il loro futuro… Altro che “Stay Hungry” della famosa citazione di Steve Jobs!

Ricorderò sempre l’insegnamento ricevuto anche in Università dal Professor Rovida che, dopo aver spedito via uno studente per il suo abbigliamento ci disse “Voi diventerete ingegneri e un ingegnere deve sapere anche vestirsi in maniera consona all’ambiente e all’occasione in cui si trova. L’esame è un momento importante della vostra carriera accademica pertanto imparate a vestirvi adeguatamente per questo momento istituzionale!”. Da quel giorno ho sostenuto tutti gli esami in camicia…

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Undici operai che consumano il pranzo seduti su una trave sospesa a 250 metri d’altezza… Era il 1932 quando questa foto chiamata “Lunch atop a skyscraper” fu stampata sulle pagine del supplemento domenicale del New York Herald Tribune. La foto è stata fatta sulle impalcature del Rockefeller Center di New York. La foto aveva soprattutto una funzione di marketing: mostrare al mondo l’imperiosa costruzione del Rockefeller Center, che ancora oggi è uno dei luoghi simbolo di New York. Per questo erano presenti diversi fotografi, in un “evento” organizzato. Gli operai però sono veri e anche l’altezza lo è: la trave d’acciaio che fa da panchina di fortuna è sospesa al 69esimo piano… Un’immagine simbolo anche delle condizioni di lavoro dell’epoca.

Oggi la tecnologia, le leggi e la conoscenza dovrebbero portarci a lavorare in ambienti più sicuri e ridurre notevolmente gli incidenti sul lavoro ma nel 2021, le denunce presentate all’INAIL sono state ben 555236 e rispetto al 2020 sono 896 in più (occorre considerare che la pandemia ha falsato ancora i dati perché alcune attività erano a regime ridotto se non sospeso). Un aumento viene riscontrato negli incidenti in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro a 80389 con un incremento del 29% (fate attenzione quando guidate, io per primo la mattina non so se mi trovo su una strada o su un circuito…)

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nel 2021 sono state 1221 ovvero 49 in meno rispetto alle 1270 registrate nel 2020 ma anche qui i dati sono falsati dalla pandemia. Resta comunque un dato che fa riflettere: la media è superiore a 3 morti al giorno sul lavoro…

Tragedia sul lavoro a Milano, crolla il ponteggio nel condominio: operaio  precipita e muore - Necrologie La Repubblica