Leggendo un articolo su una rivista del settore scopro della condanna di un Vigile del fuoco a seguito di un incidente stradale. Riassumendo i fatti, l’autista a bordo di una APS durante un servizio di emergenza (quindi con lampeggianti e sirene accese) ha invaso la corsia di sinistra di una strada urbana, per evitare dei veicoli fermi sulla corsia di marcia dove era presente un semaforo rosso. Un pedone ha attraversato le strisce pedonali proprio mentre il mezzo stava arrivando, restando però nascosto fino all’ultimo momento da un autobus fermo in sosta, che stava facendo scendere i passeggeri. L’impatto è stato inevitabile.
Parte l’iter giudiziario e in primo grado l’autista del mezzo di soccorso è dichiarato innocente in quanto non c’è reato, escludendo i profili di colpa specifica e generica.
L’autopompa, dai rilievi effettuati dalle forze dell’ordine, stava rispettando i limiti; l’autista ha fatto affidamento sul rispetto da parte dei veicoli fermi di lasciargli la dovuta precedenza, cosa che invece non ha fatto il pedone. Secondo quanto elaborato, nemmeno alla velocità di 20 km/h sarebbe stato possibile evitare l’impatto…
La Procura e le parti civili vanno in appello al tribunale superiore di Bologna, dove il giudizio si ribalta: il conducente del mezzo di soccorso, anche laddove impegnato in un servizio di emergenza, non può creare situazioni di pericolo e deve tenere conto di particolari situazioni createsi durante la circolazione, siano esse di traffico o generate per altri motivi.
Nel caso di specie la corte d’Appello ha ribaltato il giudizio perché, proprio in considerazione della scarsa visuale (ostruita sia ai VVF che al pedone a causa dell’autobus fermo), prima di immettersi sull’incrocio e di passare sulle strisce pedonali, l’autista avrebbe dovuto verificare l’assenza di pedoni (che avevano semaforo verde). Secondo la corte i pedoni potrebbero non aver percepito il transito dei mezzi di soccorso. Inoltre l’autista avrebbe dovuto prevedere la presenza di potenziali pedoni, essendo un giorno feriale, alle ore 13, ed essendo in sosta proprio un autobus in quel momento.
Va specificato che il pedone aveva le cuffie… quindi perchè la colpa è solo dell’autista?
Fin da piccolo mi hanno insegnato che prima di attraversare la strada bisogna guardare sempre a destra e sinistra per evitare pericoli. Giudo veicoli di soccorso sanitario dal lontano 2001 e credo di poter affermare con che l’utente medio della strada non sa cosa fare all’arrivo di un veicolo di soccorso: c’è chi inchioda all’improvviso, chi si ferma immediatamente prima se non in mezza a una curva, chi sorpassa il veicolo che lo precede (che ha rallentato perchè si è accorto di noi…) ma la maggior parte non ci sente e non ci vede arrivare! Posso ragionevolmente prevedere molte cose mentre guido in emergenza ma non ho la sfera magica per vedere il futuro.
La legge è legge, non si discute. Le sentenze vanno rispettate. Ma prima di questa sentenza mi sarei fatto un giro con i VVF a vedere cosa vuol dire arrivare sul luogo del soccorso affrontando il traffico e tutti gli indisciplinati utenti della strada…
Vi lascio con questo video trovato in rete
A 00:26 il motorino sorpassa il camion in sirena…. a 00:39 il furgone non da strada ai VVF (nemmeno la freccia per indicare che li ha visti)… a 00:44 il veicolo che arriva di fronte sorpassa fregandosene dell’arrivo di un mezzo di soccorso in azione, a 2:37 la Lancia Y Blu non da strada ai VVF….