Capita spesso su vari forum e sui social di vedere come risposta alla richiesta di soluzione di un problema “Togli il FAP e l’EGR!”. Ma cosa sono esattamente questi aggeggi? Iniziamo con il significato delle sigle: Filtro Anti Particolato e Exaust Gas Recirculation.
LA VALVOLA EGR
La valvola EGR viene utilizzata nei motori a gasolio e a benzina per abbattere le emissioni di ossidi di azoto (NOx). Ciò si ottiene reimmettendo nei cilindri una parte dei gas di scarico: in tal modo la temperatura di combustione si abbassa e di conseguenza la produzione di NOx. Il ricircolo deve essere controllato per limitarlo allo stretto indispensabile, altrimenti le prestazioni e la funzionalità del motore verrebbero compromesse. Per questo, si utilizza la valvola EGR, che modula il flusso dei gas esausti che vengono riaspirati. Tale dispositivo è controllato dalla centralina di gestione del motore e viene comandato mediante un attuatore pneumatico o, più spesso, elettrico, che varia il grado di apertura dell’otturatore della valvola in modo da ottenere la portata di gas richiesta.
IL FAP/DPF
Installato su tutte le vetture a partire dalla Euro4 alimentate a gasolio, ha il compito di intrappolare le micro particelle (PM10) e bruciarle, impedendo che possano poi volatilizzarsi nell’aria.
I gas passano attraverso il filtro, il quale intrappola le particelle in questione e, dopo un certo quantitativo intrappolato, le brucia per poi scaricarle a terra senza che vadano in dispersione nell’aria. La posizione tipica è a valle dei collettori di scarico (ci sono case automobilistiche che scelgono un’installazione più distante dal motore, più spostata verso i tubi di scappamento, altre che invece prediligono un posizionamento più prossimo al propulsore per sfruttare il maggior calore dei fumi e quindi bruciare meglio le particelle). La composizione del FAP è metallica, in carburo di silicio. La maglia è molto fitta e si compone di piccole celle che hanno la funzione di intrappolare il particolato. È importante evidenziare una differenza sostanziale: il FAP funziona grazie alla cerina, ovvero una sostanza che agevola l’aggregazione delle sostanza da bruciare (da sostituire ogni 80000km), mentre il DPF non prevede questo additivo. Per questo spesso viene erroneamente utilizzata la nomenclatura FAP per identificare tutti i sistemi di filtro antiparticolato. Il FAP raggiunge quindi la temperatura di circa 400 °C per bruciare le sostanze e ridurre le dimensioni delle microparticelle, espellendo poi il tutto dai tubi di scarico.
Durante la marcia, quando il filtro raggiunge un predeterminato livello di saturazione, un iniettore speciale inietta gasolio nel circuito per facilitare la combustione, il regime del minimo si alza e le particelle PM10 bruciano (spesso si vede anche un incremento del consumo istantaneo di carburante e cambia leggermente il rumore del veicolo). FAP e DPF sono differenti solo nella tecnica di funzionamento. La cerina ha il compito di ridurre le temperature di combustione, facilitando però l’aggregazione del particolato, invece il DPF lavora a temperature molto più alte perché non si avvale dell’additivo.
COSA DICE LA LEGGE
È importante sapere però che l’art. 78 del Codice della Strada vieta espressamente modifiche alle caratteristiche costruttive dei veicoli. Quindi eliminare il FAP/DPF è illegale così come rimuovere l’EGR (valvola di ricircolo dei gas di scarico) o modificare la centralina delle vetture.
Oltre a causare danni all’ambiente, chi viola la norma va incontro a:
- multa da 431€ a 1734€;
- ritiro della carta di circolazione del veicolo;
- obbligo di ripristinare il FAP.
Quindi paghi per toglie per poi pagare la multa, pagare il meccanico per rimontarli e pagare la revisione del veicolo… Oltre ai fermi macchina imposti dalla sanzione… Soluzione perfetta!