NUOVI CORSI SOCCORRITORI

Lunedì 19 o Venerdì 24 settembre vi aspetto presso la sede CVA Angera – Distaccamento di Sesto Calende in via Fontana Mora 24 alle ore 20:45 per la presentazione dei nuovi corsi centralinisti e soccorritori. Le iscrizioni possono essere fatte sul sito del CVA cliccando sull’immagine sotto e scegliendo la data di partecipazione

Clicca sulla foto per andare sul sito CVA e iscriverti alla serata di presentazione!

COSA FA IL CENTRALINISTA

É il primo step associativo dove si impara a rispondere al telefono e a raccogliere i dati per servizi non urgenti oltre che usare gli apparati radio per comunicare con i mezzi associativi in movimento sul territorio. Il corso dura 4 ore e può essere svolto sia durante il corso addetto trasporto sanitario oppure, se non si partecipa al corso, anche in altri momenti concordando con i responsabili centralinisti.

COSA FA L’ADDETTO AL TRASPORTO SANITARIO

L’addetto al trasporto sanitario (TS) segue un corso di 42 ore + 4 ore per la parte guida (chiamato modulo J) dove vengono insegnate tutte le basi del soccorso non urgente per poter svolgere in autonomia dimissioni, trasferimenti, ricoveri programmati, assistenza a manifestazioni a basso rischio. A fine corso vi è un esame teorico pratico per l’ottenimento della qualifica.

COSA FA IL SOCCORRITORE ESECUTORE AREU

Dopo aver obbligatoriamente frequentato e superato l’esame TS, si prosegue con un corso di 78 ore dove vengono approfonditi argomenti quali trauma, emergenza medica, emergenze ostetrico ginecologiche e pediatriche per affrontare gli interventi di urgenza emergenza. Non manca una parte dedicata alle maxiemergenze. Alla fine di questo percorso, viene effettuato un ulteriore esame teorico pratico per ottenere la certificazione regionale di soccorritore esecutore.

CHI TERRÀ IL CORSO

In questo percorso a tenervi compagnia, oltre al sottoscritto (istruttore AREU e ANPAS) ci saranno i miei colleghi istruttori che mi aiuteranno a farvi provare le varie manovre di soccorso mentre medici specialisti vi illustreranno con la massima chiarezza e semplicità la parte teorica.

Tutto il materiale didattico lo gestirò su piattaforma e-learning dove troverete slide, scenari di soccorso, skill di addestramento e soprattutto quiz di addestramento per aiutarvi nella preparazione.

QUANTO COSTA?

Nulla, il corso di formazione è gratuito. Ma il corso è destinato a formare nuovi volontari del soccorso quindi il CVA chiede poi di fare turni di servizio.

L’impegno, corso a parte, è di 160 ore/anno che, se ci si organizza e lo si fa con lo spirito giusto, non è affatto pesante e impegnativo. Viene richiesta anche una quota associativa di 1,00€ (si, un solo euro). Il CVA vi fornirà la divisa necessaria per effettuare il servizio.

Personalmente ho iniziato a fare il volontario del soccorso nel secolo scorso (precisamente nel 1998) e tutt’ora sono attivo. Normalmente copro il turno del venerdì sera/notte nella sede di Angera o in alternativa una domenica al mese nella sede di Sesto Calende. Faccio qualche servizio secondario durante l’anno e seguo il gruppo istruzione. In media sono circa 500 ore/anno che dedico all’associazione ma il tutto è “pagato” dai risultati raggiunti nella formazione o dal sorriso che regale la persona che trasporti e che ringrazierà per quanto stiamo facendo per lei (e questo ha un valore inestimabile!)

Inoltre, all’interno del CVA conoscerete nuove persone e magari, scoprendo di avere interessi comuni, si creerà un gruppo di amici (come è successo a me con la passione della moto) perché al CVA non si vive di sole ambulanze e soccorso!

“Non rimandate a domani il bene che potete fare oggi perché forse domani non avrete più il tempo” (San Giovanni Bosco)

COME FUNZIONA UN TURNO DI SERVIZIO 118

Come scritto qualche post fa, vediamo come funziona un turno di servizio in ambulanza destinata al servizio di Urgenza Emergenza.

Premessa: parlo ovviamente sempre per esperienza personale e per quanto riguarda la mia associazione quindi se qualche collega soccorritore trova delle discrepanze su quanto scrivo non me ne voglia…

Questo turno di servizio è svolto nel distaccamento di Sesto Calende dove AREU ha posizionato presso la nostra sede una ambulanza MSB (Mezzo di Soccorso Base) a 2 soccorritori e un MSA1 (Mezzo di Soccorso Avanzato di primo livello con a bordo tecnico e infermiere).

CONTROLLI INIZIALI

Il turno inizia con l’attivazione del mezzo perchè, essendo da convenzione AREU un mezzo H12, è disponibile solamente dalle 8:00 fino alle 20:00 (se non sforiamo con qualche uscita dell’ultimo secondo…). Per far questo, la procedura viene fatta mediante la radio ALGIZ in modo che in centrale il mezzo risulti in stato “in stazionamento” presso la sede.

Si procede poi al cambio equipaggio su Em.Ma.Web, il sistema informatico in cui vengono inviate e gestite le missioni di soccorso. Stessa cosa viene fatta sul cellulare di servizio sull’app INPRIMIS dove il capoequipaggio deve loggarsi (anche qui arrivano le missioni di soccorso e, sul posto, si registrano i dati e i parametri vitali del paziente per inviarli alla SOREU velocizzando le comunicazioni).

Passiamo ora al controllo del mezzo. La check list (così come il tabellone turni e altro) è su un’applicativo disponibile a tutti i volontari chiamato MAMBU. Si parte dal defibrillatore passando poi allo zaino RCP, bombole di ossigeno, presidi di immobilizzazione e quant’altro è presente nel mezzo (cosa deve esserci ovviamente è su un documento di AREU). Riusciremo a fare il controllo o ci attiveranno prima?

INIZIANO LE CHIAMATE…

Il suono inconfondibile di Em.Ma.Web si fa sentire… Confermiamo la ricezione della missione e vediamo di cosa si tratta. Codice giallo. Saliamo in ambulanza, indossiamo i presidi di autoprotezione e partiamo per la nostra destinazione. Arriviamo, valutiamo il paziente, chiamiamo la SOREU dei Laghi (la nostra centrale operativa da cui prendiamo direttive) per riferire quanto rilevato e ci indirizzano verso l’ospedale di Angera in codice giallo per il ricovero. Consegniamo il paziente dopo un leggera attesa dovuta all’alto numero di pazienti presenti (non si passa davanti solo perché siamo un’ambulanza), ripristiniamo il mezzo e ci prepariamo a rientrare. Appena lasciata Angera, ecco che la radio in ambulanza ci indirizza in una nuova destinazione in codice giallo a… VANZAGHELLO?!?!? Probabilmente la SOREU è talmente indaffarata con le chiamate in quella zona che non ha altri mezzi disponibili e utilizza noi. Accendiamo lampeggianti e sirene (che si usano solo per codici gialli e rossi) e partiamo. Anche qui valutazione, contatto con la SOREU e ricovero per competenza a Castellanza in codice verde dove anche qui il PS è affollato e rimaniamo in attesa.

CAMBIO AUTISTA E PAUSA PRANZO

Nel frattempo Filippo, l’autista del mattino che deve smontare alle 14:00, chiama il sostituto e facciamo un “cambio volante” in ospedale mentre attendiamo il nostro turno assieme ai colleghi della Croce Rossa. da adesso il nostro autista è Carlo.

Paziente consegnato alle cure mediche, torniamo in sede dove dovremmo chiudere le schede e finalmente pranzare (sono le 14:30…). L’esperienza ci induce a mettere qualcosa nello stomaco al volo prima che sia troppo tardi e infatti ecco che all’ultimo boccone… Drin Drin! Suona nuovamente Em.Ma.Web!

Missione confermata ma questa volta Em.Ma.Web ci informa che è un paziente COVID, quindi vestizione completa dentro la tuta il che vuol dire prepararsi alla sauna… ma questo è il nostro “lavoro” e, indipendentemente dal caldo infernale, ci vestiamo secondo le procedure AREU e andiamo dal nuovo paziente. Valutazione, chiamata alla SOREU e caricamento in ambulanza e partenza di codice giallo per l’ospedale. Qui ovviamente dobbiamo nuovamente attendere perché, per essere poi scaricato e preso in carico dal pronto soccorso, occorre passare da un percorso diverso (il così detto percorso “sporco” per chi è COVID positivo rispetto al percorso “pulito” per chi non è infetto, proprio per evitare di contagiare chi non lo è) e occorre comunque attendere l’esito di un tampone rapido prima dell’ingresso. Mentre siamo in attesa, suona il cellulare di servizio: è la SOREU che ci avvisa che, appena torniamo operativi, abbiamo un nuovo servizio in coda (codice verde) e di avvisare appena pronti per l’invio sul cellulare e sulla radio della nuova missione.

Finalmente scarichiamo il paziente, procedura di svestizione assieme al soccorritore (è il suo primo intervento COVID quindi lo aiuto nella procedura) mentre Carlo provvede alla sanificazione del mezzo. Tutto pronto, come da accordi avviso la SOREU che però ci comunica che il paziente non ha più bisogno del mezzo di soccorso. Meglio così, si vede che non era una reale urgenza. Nel frattempo la mia maglia è in questo stato e credo di aver perso almeno 1 kg…

Appena appena sudato dopo essere stato per quasi 2 ore nelle tuta anti covid…

Ripartiamo liberi e operativi per la sede di Sesto ma quando siamo quasi arrivati… Drin Drin! Suona la radio per un infortunio in casa, codice giallo. Stavolta abbiamo in supporto MSA1 (l’auto infermieristica) che è in sede a Sesto Calende. Accendiamo lampeggianti e sirena e ci dirigiamo sul luogo dell’evento arrivando per primi (solo perchè eravamo già “in transito” mentre MSA1 era da attivare)

Iniziamo a valutare il paziente e applichiamo il collare prima di proseguire con la rilevazione dei parametri vitali. Arriva a supporto MSA1 per una valutazione più approfondita. Finiamo di applicare tutti i presidi trauma del caso e, come da ordini della SOREU, partiamo per ospedalizzare all’ospedale di Circolo di Varese in codice giallo. Durante il trasporto teniamo monitorato il paziente mentre scambiamo 4 chiacchiere con lui per tranquillizzarlo. Arrivati in pronto soccorso, il paziente viene triagiato (cioè valutato per stabilire il grado di urgenza) e portato nell’opportuna sala per ricevere le cure necessarie. I presidi applicati restano sul paziente quindi devo compilare la modulistica necessaria per poterla poi recuperare.

TURNO (QUASI) FINITO…

Ore 18:50… Finalmente siamo in sede e posso chiudere le schede paziente ancora aperte mentre Carlo e Jennifer provvedono a ripristinare quanto utilizzato durante gli interventi.

Inizia l’ultima ora, quella più rischiosa perché se suona adesso significa “sforare” e finire il turno oltre le 20:00. Suonerà ancora? La fortuna ci assiste e scoccano le 20:00 senza ulteriori interventi.

Come accennavo all’inizio del post, questo è un mezzo H12 pertanto procedura inversa: log out dal INPRIMIS, via radio ALGIZ diamo lo stato del mezzo “non disponibile”, chiudiamo l’ambulanza a chiave e lasciamo scritte le consegne all’equipaggio che monterà in turno domani mattina. Ora non resta che andare a casa, togliersi la divisa, farsi una bella doccia e rilassarsi!

NOTA CONCLUSIVA: lo scopo di questo post è semplicemente cercare di coinvolgere le persone sul pensare seriamente di iniziare l’attività di volontariato ed entrare a far parte del CVA. Ci vediamo pertanto il 19 settembre o, in alternativa, il 24 settembre per la presentazione dei nuovi corsi per diventare soccorritori esecutori AREU o, se si preferisce, dei più semplici addetti al trasporto sanitario.