BIELLE SOTTO LE STELLE

Questo è uno degli appuntamenti motociclistici che è un “must” durante la stagione! Purtroppo la pandemia ha fermato tutto e quest’anno non ci speravo più, invece ecco arrivare l’evento! Ma di cosa si tratta?

Il “bielle sotto le stelle”, organizzato dal motoclub 100HP, è arrivato al sua 18° edizione e consiste in un motogiro in notturna tra i laghi a un costo di iscrizione di 15€ dove, eliminate le spese dell’organizzazione, il ricavato è devoluto all’associazione “più di 21” quindi uniamo il divertimento (nostro) a una piccola beneficienza.

Ai blocchi di partenza circa un centinaio di moto, di noi all’appello ha risposto l’inossidabile “capopattuglia” Silvano con sua moglie Alessandra, la new entry Filippo (da solo perché la compagna lavorava) e io zavorrato con la mia amica Rossana (in sostituzione della mia compagna Jennifer che ha preferito passare perché troppo impegnativo per lei che non ama la moto). Vale la solita regola prima della partenza, presentarsi al via benzinati (non fatti di chissà cosa ma semplicemente con il pieno di benzina…) e pisciati. Sarà un motogiro da fare in tranquillità come ben scritto su facebook nella pagina ufficiale e come ribadito prima del via.

PRIMA TAPPA

Iniziamo a vestirci e accendiamo i motori. Alle 22:35 si parte! Qualcuno ha già fatto fuori mezzo serbatoio solo sgasando da fermo prima di partire. Nel piazzale ci sono dei ragazzi dell’associazione più di 21 che sorridono e ci salutano (e il loro sorriso non ha prezzo!)

Si parte in direzione Tradate, a seguire poi sulla SP233 fino al ponte di Vedano, e si prosegue fino a Capolago. Si costeggia il lago di Varese dal lato Schiranna/Calcinate/Gavirate seguendo la SP1. Si prosegue poi per Bardello (dove una signora anziana dal balcone ci aspetta come nelle edizioni precedenti, applaude e saluta), Biandronno, Ternate costeggiando quindi il lago di Comabbio. Passiamo infine per Varano Borghi, Corgeno, Vergiate e arriviamo infine sulla SS33 del Sempione dove tra Vergiate (ci aspetta Jennifer lungo il percorso per un saluto al volo) e Somma Lombardo facciamo una prima tappa di ricompattamento alla stazione di servizio lungo la strada che, disponendo di un’ampia area, riesce ad accoglierci tutti.
É mezzanotte e siamo al primo pit-stop dopo aver percorso circa 60km.

SECONDA TAPPA

Ripartiamo per la seconda tappa. Le efficientissime staffette fermano il traffico per permetterci di rientrare in gruppo verso Somma Lombardo e sempre velocemente si alternano a tutti gli incroci per segnalare la strada e fermare il traffico. Arrivati a Somma imbocchiamo la SS336 in direzione della diga del Panperduto, attraversiamo il ponte sul Ticino dove finalmente si prendo un po’ di frescura (il termometro sul quadro strumenti indica 22°C). Si risale sulla SS32 verso Varallo Pombia, Borgo Ticino, Gattico ( e il termometro ritorna a 26/27°C) dove facciamo tappa al distributore Vega per la prima sosta carburante ufficiale e fare un attimo di pausa. Circa 30 km percorsi e siamo alla 1:00. Qui l’organizzazione ci informa di “vestirci” perché la prossima sosta sarà direttamente in vetta al Mottarone e sicuramente la temperatura scenderà…

Silvano e Alessandra, complice la giornata lavorativa e quindi il poco riposo, ci comunicano che si staccheranno dal gruppo e faranno rientro verso casa strada facendo.

Notare la stanchezza di Silvano data dal capello rivolto verso il basso e non in versione “Napo orso Capo”

TERZA TAPPA

Nuovamente in marcia, stavolta si va in direzione Arona per poi tagliare e fare l’Alto Vergante, passando per Massino Visconti e scendere sul lago Maggiore dove il paesaggio notturno è stupendo. Io non posso permettermi troppe distrazioni perché guido, Rossana sicuramente lo potrà apprezzare di più… Mentre passiamo, molti ragazzi ci salutano, ci riprendono con i telefonini, ci chiedono di sgasare e di far sentire il rombo del motore (per la felicità loro, un po’ meno per chi dorme…).

La temperatura piano piano cala a un più gradevole 24 gradi e sulla strada passiamo Lesa, Stresa (dove si possono ammirare le isole Borromee illuminate), si prosegue sempre sulla strada del lago verso Feriolo, Fondotoce e svoltiamo super imboccare la strada per Mergozzo dove costeggiamo l’omonimo lago. Appena fuori dal centro abitato si punta verso Omegna, si percorre quindi la SP229 costeggiando il lago d’Orta fino a Orta San Giulio dove iniziamo la salita in vetta. Man mano che saliamo la temperatura cala mentre sulla strada, specialmente nell’ultimo tratto si vede il serpentone di moto che procede. Scendiamo dalla moto alle 3:30 con altri 80 km percorsi. Ci attende adesso una lunga pausa con un piatto di pasta aglio, olio e peperoncino (o al pomodoro per chi non apprezza la prima). In compenso la temperatura è calata a 15°C e soffia un leggero venticello che, se non si è adeguatamente vestiti, da fastidio. Ammetto però che, dopo il caldo degli ultimi giorni e protetto dal sottotuta, il clima non mi dispiace affatto!

QUARTA TAPPA

Dopo questa sosta, ci prepariamo a scendere. Stavolta passiamo dal versante opposto del Mottarone percorrendo la strada privata “Borromea” che è a pedaggio. Mentre scendiamo inizia ad albeggiare, il cielo si colora e, anche se non si dovrebbe, mi fermo qualche secondo per uno scatto.

Riprendo la discesa, arriviamo nuovamente a Stresa e percorriamo la lacuale in direzione inversa fino ad Arona, poi sulla SS33 del Sempione ci fermiamo al distributore IP di Castelletto Ticino per la tappa rifornimento. Abbiamo intanto fatto le 6:20 e abbiamo aggiunto altri 40 km circa.

QUINTA TAPPA

Si riparte e stavolta la destinazione è Cairate per chiudere il percorso. Passiamo nuovamente da Vergiate, Somma Lombardo, Gallarate e alle 7:10 concludiamo il giro e possiamo fare colazione. Manca una cosa importante: una foto di gruppo da parte del 100HP a tutti quelli che hanno finito il giro!

Prima di partire non possiamo non salutare lo splendido staff del 100HP che ha organizzato l’evento e soprattutto ringraziare le loro instancabili staffette che hanno fatto un lavoro incredibile sia per indicare il percorso, sia per la sicurezza del gruppo.
See you next year!

Ore 8:35… Moto parcheggiata a casa!

EDIT: il buon Alex Ferro di MRacing sul suo canale Youtube ha pubblicato il video dell’evento che potrete trovare qui (lasciate un like e iscrivetevi al suo canale…)

COME FUNZIONA UN TURNO DI SERVIZIO 118

Come scritto qualche post fa, vediamo come funziona un turno di servizio in ambulanza destinata al servizio di Urgenza Emergenza.

Premessa: parlo ovviamente sempre per esperienza personale e per quanto riguarda la mia associazione quindi se qualche collega soccorritore trova delle discrepanze su quanto scrivo non me ne voglia…

Questo turno di servizio è svolto nel distaccamento di Sesto Calende dove AREU ha posizionato presso la nostra sede una ambulanza MSB (Mezzo di Soccorso Base) a 2 soccorritori e un MSA1 (Mezzo di Soccorso Avanzato di primo livello con a bordo tecnico e infermiere).

CONTROLLI INIZIALI

Il turno inizia con l’attivazione del mezzo perchè, essendo da convenzione AREU un mezzo H12, è disponibile solamente dalle 8:00 fino alle 20:00 (se non sforiamo con qualche uscita dell’ultimo secondo…). Per far questo, la procedura viene fatta mediante la radio ALGIZ in modo che in centrale il mezzo risulti in stato “in stazionamento” presso la sede.

Si procede poi al cambio equipaggio su Em.Ma.Web, il sistema informatico in cui vengono inviate e gestite le missioni di soccorso. Stessa cosa viene fatta sul cellulare di servizio sull’app INPRIMIS dove il capoequipaggio deve loggarsi (anche qui arrivano le missioni di soccorso e, sul posto, si registrano i dati e i parametri vitali del paziente per inviarli alla SOREU velocizzando le comunicazioni).

Passiamo ora al controllo del mezzo. La check list (così come il tabellone turni e altro) è su un’applicativo disponibile a tutti i volontari chiamato MAMBU. Si parte dal defibrillatore passando poi allo zaino RCP, bombole di ossigeno, presidi di immobilizzazione e quant’altro è presente nel mezzo (cosa deve esserci ovviamente è su un documento di AREU). Riusciremo a fare il controllo o ci attiveranno prima?

INIZIANO LE CHIAMATE…

Il suono inconfondibile di Em.Ma.Web si fa sentire… Confermiamo la ricezione della missione e vediamo di cosa si tratta. Codice giallo. Saliamo in ambulanza, indossiamo i presidi di autoprotezione e partiamo per la nostra destinazione. Arriviamo, valutiamo il paziente, chiamiamo la SOREU dei Laghi (la nostra centrale operativa da cui prendiamo direttive) per riferire quanto rilevato e ci indirizzano verso l’ospedale di Angera in codice giallo per il ricovero. Consegniamo il paziente dopo un leggera attesa dovuta all’alto numero di pazienti presenti (non si passa davanti solo perché siamo un’ambulanza), ripristiniamo il mezzo e ci prepariamo a rientrare. Appena lasciata Angera, ecco che la radio in ambulanza ci indirizza in una nuova destinazione in codice giallo a… VANZAGHELLO?!?!? Probabilmente la SOREU è talmente indaffarata con le chiamate in quella zona che non ha altri mezzi disponibili e utilizza noi. Accendiamo lampeggianti e sirene (che si usano solo per codici gialli e rossi) e partiamo. Anche qui valutazione, contatto con la SOREU e ricovero per competenza a Castellanza in codice verde dove anche qui il PS è affollato e rimaniamo in attesa.

CAMBIO AUTISTA E PAUSA PRANZO

Nel frattempo Filippo, l’autista del mattino che deve smontare alle 14:00, chiama il sostituto e facciamo un “cambio volante” in ospedale mentre attendiamo il nostro turno assieme ai colleghi della Croce Rossa. da adesso il nostro autista è Carlo.

Paziente consegnato alle cure mediche, torniamo in sede dove dovremmo chiudere le schede e finalmente pranzare (sono le 14:30…). L’esperienza ci induce a mettere qualcosa nello stomaco al volo prima che sia troppo tardi e infatti ecco che all’ultimo boccone… Drin Drin! Suona nuovamente Em.Ma.Web!

Missione confermata ma questa volta Em.Ma.Web ci informa che è un paziente COVID, quindi vestizione completa dentro la tuta il che vuol dire prepararsi alla sauna… ma questo è il nostro “lavoro” e, indipendentemente dal caldo infernale, ci vestiamo secondo le procedure AREU e andiamo dal nuovo paziente. Valutazione, chiamata alla SOREU e caricamento in ambulanza e partenza di codice giallo per l’ospedale. Qui ovviamente dobbiamo nuovamente attendere perché, per essere poi scaricato e preso in carico dal pronto soccorso, occorre passare da un percorso diverso (il così detto percorso “sporco” per chi è COVID positivo rispetto al percorso “pulito” per chi non è infetto, proprio per evitare di contagiare chi non lo è) e occorre comunque attendere l’esito di un tampone rapido prima dell’ingresso. Mentre siamo in attesa, suona il cellulare di servizio: è la SOREU che ci avvisa che, appena torniamo operativi, abbiamo un nuovo servizio in coda (codice verde) e di avvisare appena pronti per l’invio sul cellulare e sulla radio della nuova missione.

Finalmente scarichiamo il paziente, procedura di svestizione assieme al soccorritore (è il suo primo intervento COVID quindi lo aiuto nella procedura) mentre Carlo provvede alla sanificazione del mezzo. Tutto pronto, come da accordi avviso la SOREU che però ci comunica che il paziente non ha più bisogno del mezzo di soccorso. Meglio così, si vede che non era una reale urgenza. Nel frattempo la mia maglia è in questo stato e credo di aver perso almeno 1 kg…

Appena appena sudato dopo essere stato per quasi 2 ore nelle tuta anti covid…

Ripartiamo liberi e operativi per la sede di Sesto ma quando siamo quasi arrivati… Drin Drin! Suona la radio per un infortunio in casa, codice giallo. Stavolta abbiamo in supporto MSA1 (l’auto infermieristica) che è in sede a Sesto Calende. Accendiamo lampeggianti e sirena e ci dirigiamo sul luogo dell’evento arrivando per primi (solo perchè eravamo già “in transito” mentre MSA1 era da attivare)

Iniziamo a valutare il paziente e applichiamo il collare prima di proseguire con la rilevazione dei parametri vitali. Arriva a supporto MSA1 per una valutazione più approfondita. Finiamo di applicare tutti i presidi trauma del caso e, come da ordini della SOREU, partiamo per ospedalizzare all’ospedale di Circolo di Varese in codice giallo. Durante il trasporto teniamo monitorato il paziente mentre scambiamo 4 chiacchiere con lui per tranquillizzarlo. Arrivati in pronto soccorso, il paziente viene triagiato (cioè valutato per stabilire il grado di urgenza) e portato nell’opportuna sala per ricevere le cure necessarie. I presidi applicati restano sul paziente quindi devo compilare la modulistica necessaria per poterla poi recuperare.

TURNO (QUASI) FINITO…

Ore 18:50… Finalmente siamo in sede e posso chiudere le schede paziente ancora aperte mentre Carlo e Jennifer provvedono a ripristinare quanto utilizzato durante gli interventi.

Inizia l’ultima ora, quella più rischiosa perché se suona adesso significa “sforare” e finire il turno oltre le 20:00. Suonerà ancora? La fortuna ci assiste e scoccano le 20:00 senza ulteriori interventi.

Come accennavo all’inizio del post, questo è un mezzo H12 pertanto procedura inversa: log out dal INPRIMIS, via radio ALGIZ diamo lo stato del mezzo “non disponibile”, chiudiamo l’ambulanza a chiave e lasciamo scritte le consegne all’equipaggio che monterà in turno domani mattina. Ora non resta che andare a casa, togliersi la divisa, farsi una bella doccia e rilassarsi!

NOTA CONCLUSIVA: lo scopo di questo post è semplicemente cercare di coinvolgere le persone sul pensare seriamente di iniziare l’attività di volontariato ed entrare a far parte del CVA. Ci vediamo pertanto il 19 settembre o, in alternativa, il 24 settembre per la presentazione dei nuovi corsi per diventare soccorritori esecutori AREU o, se si preferisce, dei più semplici addetti al trasporto sanitario.

UNA DOMENICA CON LE FRECCE TRICOLORE

Oggi Angera e la sua dirimpettaia Arona pullulavano di gente non solo perchè l’estate richiama sul lago molti turisti ma perchè oggi c’era l’ “Arona Air Show” dove, come ultima parte, si è esibita la Pattuglia Acrobatica Nazionale o se preferite, le Frecce Tricolore.

Non mi perdo a descriverle, fin troppe pagine parlano di chi sono e dei loro spettacoli oppure sul loro MB.339A/PAN (altro gioiello italiano). Mi soffermo invece su quello che é il “dietro le quinte” dell’evento ovvero la gestione del soccorso sanitario.

Quante forze in gioco per il loro show sulla sponda lombarda? 4 ambulanze (AN101, AN105, AN108 e AN109) e 4 squadre telo (2 soccorritori per squadra dislocati in punti strategici). In totale 20 soccorritori. Da notare che oggi andava comunque coperto il servizio 118 su Angera e su Sesto Calende (perchè indipendentemente dalla PAN, malori e incidenti si verificano lo stesso!) che vuol dire almeno altri 8 soccorritori impegnati a cui si aggiunge il ciclosoccorso a pattugliare il Ticino a Sesto Calende sulla ciclabile e sono altri 2 soccorritori… Impegnativo vero? In futuro vi spiegherò invece com’è un turno di servizio 118. Ma torniamo sulla manifestazione.

Foto dopo il briefing iniziale…

Alle 11:00 partiamo con un briefing iniziale dove vengono date le disposizioni generali, vengono distribuite le radio portatili e si fa l’ultimo check dei mezzi. Alle 11:45 si inizia a spostarsi sul lungolago. Prova radio per verificare le comunicazioni. Il tempo passa e piano piano il lago inizia a popolarsi

La giornata è calda, speriamo ovviamente che non ci sia bisogno di noi. Il tempo passa e alla radio sentiamo sono interventi minori (piccole ferite medicabili sul posto, qualche puntura di insetto). Stessa sorte a noi, qualche persona si presenta spontaneamente per puntura di vespa o per farsi provare la pressione.

Ogni tanto qualcuno passa inoltre a chiederci info sugli orari, qualcuno chiede se possiamo scattargli una foto ricordo per non farsi il selfie.

Sono finalmente le 16:00, è il loro momento. Questo per noi è la fase più pericolosa perchè, al passaggio delle frecce, c’è molto rumore e si rischia di non sentire le comunicazioni radio a cui si aggiunge anche la saturazione delle celle telefoniche (vuoi non caricare la diretta facebook/instagram?)… Le Frecce Tricolori fanno il loro (bellissimo) show e le immortaliamo in questo scatto assieme alla AN109.

Sul più bello dello spettacolo ecco però che arriva il malore per il caldo… Prendiamo di corsa il borsone, l’ossigeno e il defibrillatore e ci precipitiamo dal paziente. Rapida valutazione e poi lo carichiamo in ambulanza, parametriamo il paziente e cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro. Alla fine restando sdraiato e al fresco si riprende e decide di non essere ricoverato.

Show terminato, inizia la seconda fase critica ovvero la gente che piano piano defluisce da Angera per tornare verso casa. Anche qui qualche intoppo viabilistico che ci costringe a una mezz’ora extra di assistenza per essere certi che non vi siano problemi sanitari. Nel frattempo 2 associazioni angeresi ci offrono una fetta d’anguria e dei mirtilli che sono stati molto graditi da tutti gli equipaggi.

Finalmente alle 18:45 viene dato il via libera e dopo un veloce debriefing torniamo in sede a riportare il materiale e i mezzi ma, prima di tornare a casa, ci concediamo una pizza di gruppo tutti insieme. Perché fare i volontari non vuol dire solo essere in servizio a bordo di un’ambulanza ma essere anche un gruppo di amici con il quale condividere il proprio tempo divertendosi!

Dimenticavo: il primo “like” instagram all’unica foto dell’ambulanza con dietro le frecce è stato di “Pony4” ovvero il Capitano Oscar Del Dò (piccole soddisfazioni di un fotografo dilettante 😂)

BOINC: VOLONTARIATO GRAZIE AL PROPRIO PC O SMARTPHONE

Il tuo PC quanto realmente viene struttao? Quanti tempi morti ci sono durante la sua giornata lavorativa in cui rimane fermo a non fare nulla? E il tuo Smartphone? E se questi tempi morti delle macchine venissero utilizzati per realizzare qualcosa di utile?

Potresti pensare ad esempio di mettere a disposizione i tuoi device per il calcolo distribuito. L’università californiana di Berkeley ha messo in piedi il progetto BOINC, acronimo di Berkeley Open Infrastructure for Network Computing, che consiste nello scaricare un piccolo programma client e donare ai tanti progetti di ricerca scientifica (di cui voi decidete ai quale partecipare) la potenza di calcolo a vostra disposizione.

Il giochetto è molto semplice: da un server provengono i pacchetti dati da elaborare e le istruzioni di elaborazione, il vostro PC o Smartphone elaborerà tali dati e al termine ricaricherà al server i dati elaborati con il report di elaborazione.

What is BOINC, and how do they use my computer? - Quora

Il vantaggio di aver creato un sistema di calcolo distribuito è presto detto: è più efficiente ottenere il livello prestazionale desiderato usando un cluster di diversi computer di fascia bassa, in confronto con un sistema non distribuito e non ci sono single point of failure (parte del sistema, hardware o software, il cui malfunzionamento può portare ad anomalie o addirittura alla cessazione del servizio da parte del sistema). Inoltre, un sistema distribuito può essere più facile da espandere e dirigere a confronto di un sistema uniprocessore monolitico.

Tramite BOINC potrete iscrivervi a un progetto oppure, utilizzando Science United potrete avere una consolle di controllo dei progetti su tutti i device in cui avete installato il BOINC.

Infine, il programma potrà diventare anche un simpatico e colorato screensaver per PC che mostrerà le vostre elaborazioni.

Qui sotto riporto l’elenco dei progetti aggiornato ad oggi. Io contribuisco dal lontano 2002, quando assieme ad alcuni compagni di studio in università avevamo iniziato ad aderire al progetto World Community Grid, voi a quale progetto aderirete? Scrivetemelo nei commenti e ditemi cosa ne pensate

PROGETTOCATEGORIAPIATTAFORME SUPPORTATE
Amicable NumbersMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
BOINC@TACCApplicazioni multiple
Climateprediction.netScienze della Terra
Collatz ConjectureMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
Cosmology@HomeFisica
Einstein@homeFisica
Gerasim@HomeMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
GPUGrid.netBiologia e medicina
iThenaMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
LHC@homeFisica
Milkyway@homeFisica
Minecraft@HomeMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
MLC@HomeScienze cognitive e intelligenza artificiale
Moo! WrapperMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
nanoHUB@HomeFisica
NFS@homeMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
NumberFields@homeMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
ODLKMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
ODLK1Matematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
PrimeGridMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
QuChemPedIA@homeFisica
Radioactive@HomeRilevamento distribuito
RakeSearchMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
Ramanujan MachineMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
RNA WorldBiologia e medicina
Rosetta@homeBiologia e medicina
SIDock@homeBiologia e medicina
SRBaseMatematica, calcolo computazionale e teoria dei giochi
Universe@HomeFisica
World Community GridApplicazioni multiple
Yoyo@homeApplicazioni multiple

1° GIORNATA NAZIONALE CONTRA LA VIOLENZA SUGLI OPERATORI DELLA SALUTE

Campagna di sensibilizzazione contro la violenza nei confronti del personale sanitario, dei soccorritori, degli operatori tecnici e del personale amministrativo, che operano nell’ambito del sistema extraospedaliero di emergenza urgenza sul territorio regionale.

Un paese che picchia i propri medici al pronto soccorso è un caso disperato da codice rosso.