GIORNATA EUROPEA DEL NUMERO UNICO DI EMERGENZA 112

Oggi 11/2 è la giornata europea del Numero Unico di Emergenza Europeo. Lo scopo della giornata è sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questo numero e per farne il corretto uso.

Il NUE è stato raccomandato dal 1976, introdotto dal 1991 ma reso obbligatorio entro il 2008 da parte della Comunità Europea. In Italia è stato introdotto proprio qui a Varese dove, il 22 giugno 2012, è entrata in servizio la CUR (Centrale Unica di Risposta).
Qui al PSAP1 (Pubblic Safaty Answer Point di 1°livello) arrivano le chiamate di emergenza al numero 112 (ma anche ai vecchi 113/115/118), vengono processate e inoltrate alle centrali di emergenza di secondo livello specifiche o PSAP2 (Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco o Emergenza Sanitaria).

Il modello pilota di Varese è attivo, ad oggi, nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Lazio (distretti telefonici 06 e 0774), Liguria, Lombardia, Marche, P.A. di Bolzano, P.A. di Trento, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria, Val d’Aosta coprendo una popolazione complessiva di oltre 35 milioni di cittadini per una percentuale pari a circa il 59% della popolazione italiana totale. In attesa della realizzazione su tutto il territorio nazionale delle CUR, ove queste ultime non sono presenti, il Servizio NUE 112 è assicurato dalle Centrali operative dell’Arma dei Carabinieri.

Nelle Regioni in cui sono operative le CUR, il NUE è raggiungibile anche tramite l’App Where ARE U dedicata agli smartphones. L’App consente di effettuare una chiamata di emergenza con l’invio automatico all’operatore della CUR dei dati relativi alla localizzazione del chiamante ricavati dal sistema di posizionamento GPS del telefono. È inoltre possibile utilizzare l’App anche se non si è in condizione di parlare per qualsiasi motivo semplicemente selezionando il tipo di soccorso di cui avete bisogno è l’operatore riceverà la “chiamata muta” con le indicazioni del soccorso richiesto.
Se ci si trova in una zona dove non c’è copertura della rete dati, la vostra localizzazione viene trasmessa alla CUR tramite SMS (Short Message Service). I dati di localizzazione vengono utilizzati solamente per la gestione della richiesta di emergenza.L’App consente l’accesso al servizio anche a persone sorde.

Where ARE U è disponibile per i sistemi operativi mobili iOS, Android e Windows Phone.

Una volta scaricata l’applicazione ricordatevi di lanciarla una prima volta per registrarvi al sistema di emergenza!

Ricordo infine che la chiamata al numero 112 (così come al 911 americano) è possibile effettuarla anche in caso di credito esaurito, assenza di sim o mancanza di segnale del proprio operatore (il cellulare andrà a collegarsi a qualsiasi rete telefonica rilevata)

L’INARRESTABILE TURBOSTAR

Stamattina, mentre mi dirigevo al lavoro, davanti a me sulla SS336 dell’Aeroporto di Malpensa avevo davanti un camion stracarico ma che viaggiava agevolmente al limite di velocità. Mentre lo sorpassavo mi sono reso conto che era un vecchio Iveco Turbostar 190-48.

Per chi non è appassionato del settore veicoli, il Turbostar è stato un camion prodotto dalla Iveco tra il 1984 e il 1993 destinato al trasporto merci pesanti. La sigla 190-48 indicava la versione trattore stradale a 2 assi (190) e la potenza del motore di 480CV (48). Per l’epoca in cui questo veicolo era prodotto, avere una potenza tale assieme a una coppia di 209 kgm a 1100 giri/min significava essere un passo avanti alla concorrenza ma soprattutto essere il riferimento del mercato oltre che il desiderio di ogni camionista.

Il motore era un V8 da 17000cm3 con doppio turbocompressore e 4 valvole per cilindro che, all’esordio, aveva 420CV e dopo l’aggiornamento per affinare il motore, la IVECO aveva aggiunto l’intercooler (il sistema che permette di raffreddare l’aria compressa proveniente dal compressore abbassandone la temperatura e quindi agendo sulla densità) di tipo aria-aria permettendo di ottenere il valore record per l’epoca di 480CV. A questo si aggiungeva la ventola di raffreddamento mossa da un motore idraulico a velocità variabile che significava maggiore capacità di raffreddamento, minore rumorosità ed un risparmio di energia.

Potenza e coppia venivano sfruttati al meglio da un cambio Eaton Fuller a 13 marce non sincronizzate (quindi per gli autisti con le palle perchè se si sbagliava la cambiata si correva il rischio di doversi fermare e partire dalla prima marcia…) oppure da uno ZF Ecosplit a 16 marce. Questoi permetteva di affrontare i severi percorsi appenninici e i passi montani senza timore.

Schema del Fuller 13 rapporti
Schema dello ZF a 16 rapporti

Il Turbostar non è stato solo un capolavoro di meccanica motoristica ma anche un innovatore in termini di comfort per gli autisti dell’epoca: per migliorare la vita a bordo la plancia non era più lineare ma più “avvolgente” per permettere al conducente di raggiungere tutti i comandi più agevolmente così come la cabina aveva ricevuto ore di studi e simulazioni per avere una miglior filtrazione delle vibrazioni a tutto vantaggio della schiena del conducente. Questo fece scuola anche per i suoi competitor che presero spunto soltanto anni dopo…

Interni del TurboStar
Cabina del TurboStar
Cabina del Renaul Magnum AE (anno 1990)
Scania Serie 3 (1987)
Mercedes NGx85 (1985)

Il TurboStar, in una sua declinazione con motore più compatto da 260CV, è stato anche la base per i mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco, specialmente quelli realizzati dalla Carrozzeria Baribbi

Trattore 190-48 con semirimorchio autobotte chilolitrica

Infine, per celebrare il “mito” del TurboStar, la IVECO ha deciso sul nuovo S-Way di realizzare una versione speciale Turbostar (Motore Cursor 13 da12.9 litri da 570CV e 2500Nm di coppia).

GIORNO DELLA MEMORIA

Auschwitz – Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci.

(Lapide presente presso il Sacrario ai Caduti di Marzabotto – Bologna)

Post Scriptum: sarebbe bello dimenticare anche queste persone per la loro deficienza…. perchè non hanno capito dove sono e che comportamenti dovrebbero tenere!

OROLOGIO DELL’APOCALISSE

L’orologio dell’Apocalisse è una rappresentazione grafica di quanto manca ad una ipotetica fine del mondo elaborato dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists che, nel 1947, decisero di trasformare la propria pubblicazione ufficiale da semplice newsletter, nata due anni prima, in un periodico a cadenza mensile.

Lo scopo di questa rappresentazione è informare il pubblico e i leader politici mondiali riguardo al pericolo delle armi nucleari ma dal 2007 vengono considerati anche altri eventi pericolosi per l’intera popolazione mondiale come ad esempio i cambiamenti climatici.

Se consideriamo che l’orologio, nel 1947, era settato alle 23:53 e all’inizio dell’anno scorso era settato alle 23:58:20, è facile pensare a come la guerra nucleare non sia più l’unica preoccupazione. Con il settaggio 2023, a causa della guerra tra Ucraina e Russia e la non tanto velata minaccia di quest’ultima all’utilizzo delle armi nucleari, l’orologio è stato spostato avanti di altri 10 secondi. Mai si era arrivati così vicini alla mezzanotte…

Siamo pertanto a soli 90 secondi dalla ipotetica fine del mondo, non è forse il caso di pensare seriamente a ridurre queste minacce e a cercare di riportare indietro le lancette di questo pericoloso orologio?

CAMBIO AUTORADIO

Ultimamente la mia Giulietta soffriva di problemi all’autoradio. A dirla tutta, per quanto la considero un’ottima vettura con eccellenti caratteristiche dinamiche per la sua categoria, è sempre stata carente dal sul lato infotainment. Ora il problema al bluethoot mi ha fatto pensare seriamente al cambio del sistema ma… che cosa installare? Si potrebbe pensare a una radio Alpine che sicuramente è un ottimo sistema ma su una vettura che ha già 5 anni non ne vale la pena spendere circa 1100€. Leggendo i vari forun ho scoperto le autoradio Atoto, marchio cinese ma che a detta di molti fa il suo sporco lavoro senza lode e senza infamia.

Guardando sul loro sito principalmente ci sono i modelli della serie A e S che sono su base Android e i modelli serie F che sono basati su Linux Gemini. Ho deciso di puntare sulla serie A scegliendo una A6 PF. Vediamo com’è questa autoradio

Il pacco consegnato da Amazon conteneva l’autoradio, i vari cavi di collegamento e interfaccia con il veicolo, le staffe, l’antenna GPS e un microfono supplementare da installare nel veicolo.

Il problema è al solito l’adattamento della radio alla plancia del veicolo e qui ci vien incontro Alpine che ha una mascherina per autoradio perfettamente compatibile tra display 7 pollici e plancia Alfa Romeo

Resta un ultimo problema da risolvere: adattare il sistema Alfa con quello Atoto per recuperare le funzioni (comandi al volante e altro). Qui ci viene in aiuto la centralina supplementare della Connects2

Proviamo adesso a montarla… Per prima cosa smontiamo la plancia frontale che, per fortuna, con una vite si sblocca e tutto è montato a incastro. L’autoradio vecchia è tenuta in posizione da 4 viti facilmente rimovibili. Sul retro basta staccare i 3 connettori e il gioco è fatto.

La nuova autoradio invece deve interfacciarsi con la centralina aggiuntiva e il veicolo ma anche qui il lavoro è semplice e, seguendo le istruzioni, il tutto si monta facilmente.

Proviamo ad accenderla. Il sistema Android si avvia velocemente. L’audio è pressochè uguale a quello dell’autoradio di serie. Abbiamo perso la porta AUX ma non la usavo nemmeno prima quindi non ne sento la mancanza. La porta USB è recuperata e funziona senza problemi anche in ricarica. Proviamo a effettuare il pairing bluethoot e senza problemi il sistema si collega facendo partire in automatico Android Auto.
L’autoradio ha qualche piccola personalizzazione da fare a livello audio, il colore dei tasti è da impostare sul rosso come il resto della plancia e il cambio sfondo con qualcosa con il logo Alfa Romeo (basta trovare immagini in formato 1024×600 o adattarsele tramite qualche software).

Come software aggiuntivo consiglio

  • Car Launcher (launcher alternativo a quello default Atoto)
  • NavRadio (app radio che migliora la ricezione rispetto a quella standard)
  • PowerAmp (player audio con molte più personalizzazioni)

Dopo un po’ di tempo di utilizzo devo dire che i forum avevano ragione: un’autoradio semplice ma che fa il suo lavoro. La consiglio? Se non avete grandi pretese a livello audio il prodotto va più che bene. Se cercate invece qualcosa dalle grandi performance per le vostre orecchie allora il prodotto potrebbe deludervi.

ADDIO KEN…

Un brutto risveglio oggi, leggendo della scomparsa di Ken Block.

Gli appassionati di motorsport lo conoscono sicuramente, per gli altri Ken è stato un pilota di rally ma soprattutto un bravissimo stuntman. Questa sua abilità la mise a frutto sul web dove ebbe modo di fare dei video molto spettacolari che lascio qui sotto in visione. Buon viaggio Ken, anzi, buoni traversi tra le nuvole….

CONSIDERAZIONI DI FINE ANNO…

Anche il 2022 è giunto al termine. Un anno che purtroppo lavorativamente è stato deludente. L’azienda per la quale lavoravo si è rivelata tutto fumo e niente arrosto pertanto mi ha portato alla risoluzione del contratto per entrare a far parte di una nuova realtà che, al contrario, promette molto bene. Come si dice: chiusa una porta si apre un portone!

Con Jennifer si è rafforzato il rapporto e, anche se come capita in tutte le coppie c’è stata qualche piccola incomprensione, il rapporto va a gonfie vele e siamo andati a convivere sotto lo stesso tetto 🙂

Sicuramente il 2022 mi ha confermato la falsità di alcune persone che sono amiche solo per interesse. Meglio perderle che trovarle.

Speriamo quindi in un 2023 che porti un po’ più di tranquillità sotto certi aspetti anche se, come sempre, le cose più importanti sono la salute e l’amore.

Goodbye 2022, welcome 2023!

(DIS)INFORMAZIONE DAI QUOTIDIANI

Leggendo il Corriere della Sera di oggi mi sono imbattuto in questo articolo (click sulla foto per aprire il link)

Partimo dal presupposto che la morte cardiaca improvvisa, come già scritto in altre occasioni, fa 60000 morti all’anno.

All’attivazione del sistema di emergenza, che avviene componendo il 112, il PSAP1 (Public Safety Answer Point) risponde immediatamente e screma le telefonate urgenti da quelle non urgenti per poi smistarle al PSAP2 di competenza (soccorso sanitario, vigili del fuoco, forze dell’ordine)

Le 3 centrali CUR-NUE112 (Centrale Unica di Risposta – Numero Unico Emergenza) lombarde (Varese, Milano e Brescia), dispongono di un servizio di traduzione multilingua h24 che vengono attivati immediatamente in caso di necessità.

Distribuzione delle CUR NUE112 (PSAP1)
in Lombardia
Distribuzione delle SOREU (PSAP2 Sanitario)
in Lombardia

Continuando a leggere l’articolo “era abituato alle corse solitarie in quel dedalo di sentieri dalla natura rigogliosa, ma impervi e isolati.” e successivamente “Poco dopo essersi accasciato, molto probabilmente per un’aritmia cardiaca, è arrivato un soccorritore. Passava di lì per caso: d’estate la zona è affollatissima, mentre d’autunno, con la nebbia e l’umidità, non ci va quasi nessuno. Si trattava di un pilota di aerei britannico, che vive a Londra: era atterrato a Milano ed aveva approfittato della giornata libera per andare anche lui a passare un freddissimo sabato pomeriggio a pedalare nei boschi.”

Da quanto leggo quindi non solo si era in una zona non facilmente raggiungibile ma anche chi ha chiamato non sapeva bene dove si trovava. Mettetevi nei panni dell’operatore del PSAP1: deve interagire con una persona straniera, tramite il sistema di traduzione, con una persona che non conosce bene la zona. Secondo voi la chiamata poteva essere breve? Ma soprattutto PSAP1 e PSAP2 dovevano attivare solo un’ambulanza o magari servivano Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, Elisoccorso, Corpo Nazionale Soccorso Alpino E Speleologico per poterlo soccorrere in sicurezza (non dimentichiamoci che i soccorritori non devono passare da soccorritori a vittime…)

Non è importante saper parlare l’inglese da parte del PSAP1 (e comunque le competenze ci sono visto che si attiva il sistema di professionisti linguistici!), importa invece sapere che esiste un’app per il cellulare che geolocalizza il chiamante in caso di emergenza.

L’app si chiama “112 Where Are U” ed è disponibile sia per Android che per iOS e, se malauguratamente dovesse capitare di chiamare i soccorsi, l’operatore sa dove siete con precisione GPS (quindi nel raggio di 5m) e i soccorsi potranno essere più tempestivi! In più, in caso di emergenza in cui non si può parlare, l’app consente di effettuare la “chiamata muta”: l’operatore saprà chi siete, dove siete, di chi avete bisogno ma soprattutto che non potrete parlare (mi vien da pensare una rapina oppure un caso di violenza domestica o più semplicemente una persona muta).

Il mio consiglio è di scaricare l’app, aprirla una prima volta per registrarsi (tranquilli, AREU non farà telemarketing e non vi venderà nulla!) ma soprattutto di diffonderla ai vostri amici e parenti!

Piccola esperienza personale: motoraduno nel pavese, in mezzo alle risaie e senza un punto di riferimento una persona si è sentita male. Utilizzando l’app il PSAP1 mi ha immediatamente riconosciuto e geolocalizzato senza perdere 1 secondo. Se avessi dovuto dare indicazioni per raggiungermi avrei avuto io stesso delle difficoltà…

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
(William Shakespeare)