EAR SAVER PERSONALIZZATI

“Ciao Federico! Scusami se ti disturbo… oggi ero in sede e ho preso uno dei tuoi cosini per le mascherine: sono fantastici! Ovviamente l’ho provato solo oggi ma mi ha svoltato la giornata e sono uscita senza decubiti dietro le orecchie dal turno…
mi chiedono se gentilmente potresti produrne per la Soreu dei laghi con la scritta “Soreu laghi” 😂😊”

Questa la richiesta arrivata via Whatsapp da una collega del CVA e da parte del suo compagno medico anestesista rianimatore presso la SOREU (Sala Operativa Regionale Emergenza Urgenza) dei Laghi (in poche parole chi vi risponde quando serve un’ambulanza…) per gli operatori che lavorano in centrale… I “cosini per le mascherine” sono gli ear saver: dei semplici stampati spessi pochi millimetri che servono ad agganciare gli elastici delle mascherine in modo che sia la nuca a fare da fissaggio e non il retro delle orecchie.

Basta attivare il CAD, dedicarci un’oretta di lavoro a modellarlo in 3D, 10 minuti di slicing, un paio di giorni di lavoro macchina ed ecco il risultato.

IL PRIMO SKETCH

Proviamo a scrivere adesso il primo programma, la cui utilità è pari a zero ma didatticamente ci serve per capire come funziona la programmazione.

Prima di tutto andiamo a scaricare Arduino IDE che ci consentirà di scrivere il programma e trasferirlo nella scheda.

#define LED 13

void setup()
{
pinMode(LED, OUTPUT);
}

void loop()
{
digitalWrite(LED, HIGH);
delay(1000);
digitalWrite(LED, LOW);
delay(1000);
}

Il codice è composto da 3 sezioni
Nella prima sezione viene usato #define per dichiarare l’oggetto LED collegato al pin n°13
La seconda sezione è void setup() ossia vengono definite, implementate e inizializzate tutte le variabili, costanti e funzioni che sono necessarie per far eseguire correttamente il programma che creeremo.
La terza sezione è void loop () cioè la parte del programma che viene utilizzata in maniera ricorsiva per giungere allo scopo stesso del nostro programma.

Nello sketch sopra in poche parole la scheda acquisisce che un oggetto chiamato LED è posizionato nel pin 13, l’oggetto LED viene impostato come uscita digitale e quindi, in maniera ricorsiva, deve portarsi in stato alto (o 1 o acceso o ok o come preferite interpretarlo), aspettare 1000 millisecondi, portarsi nello stato basso (o 0, o spento, o no,…), aspettare 1000 millisecondi, riprendere dalla prima istruzione della parte ricorsiva.

SEGNALE ANALOGICO O DIGITALE?

La scheda presenta degli ingressi Analogici (da A0 a A5) e degli ingressi Digitali (da 0 a 13). Ma che differenza c’è tra segnali analogici e digitali?

Prendiamo una grandezza fisica (ad esempio la velocità del vento). Per misurarla ci serviremo di un anemometro. All’aumentare del vento il nostro anemometro fornirà un segnale elettrico che risulterà proporzionale alla velocità del vento. Se questo valore è continuo e può assumere infiniti valori nel suo campo di misura il segnale verrà definito analogico.

Esempio di segnale analogico

Se ciò che emette il segnale invece può assumere soltanto un numero definito di valori allora il segnale si chiamerà digitale. Il numero discreto di valori che assume il segnale analogico è dato sempre dal numero di bit del segnale (2bit). Se consideriamo per esempio 1 solo bit, il nostro segnale avrà 21=2 perciò sapremo solo se non c’è vento (valore 0) o se c’è vento (valore 1). in questo caso si parla di segnale binario.
La scheda arduino, essendo a 8 bit, potrà assumere 28=1024 valori.

Segnale Binario
Segnale Digitale a 2 bit (sinistra) e 3 bit (destra)

Ma come faccio a convertire un segnale analogico in digitale? l’operazione si chiama campionamento: si misura il segnale analogico in diversi istanti temporali T. Il suo inverso 1/T viene chiamata frequenza di campionamento. La corretta frequenza è data dal teorema del campionamento di Shannon-Nyquist ovvero la frequenza con cui si campiona deve essere maggiore di almeno 2 volte la frequenza del fenomeno da misurare, pena una ricostruzione errata del segnale analogico.

“Per una trattazione più approfondita degli argomenti si rimanda ai sacri testi scientifici” (come diceva sempre un professore)

ARDUINO YUN

Anni fa mi ero interessato a questa schedina, cercherò ora di riassumere qualche mia esperienza (ricordo a chi legge che non mi ritengo un esperto di elettronica e di informatica ma un semplice utente molto interessato a come funzionano le cose).

Che cos’è Arduino YUN?
E’ una scheda basata sull’ATmega32u4 (16MHz, 8 bit, 32kb di memoria flash) e sull’Atheros AR9331 (Modulo Wi-Fi che supporta802.11bgn).
La scheda è collegabile tramite porta USB-A o microusb. La connettività di rete è data dal modulo radio o da un connettore Ethernet. Sul lato inferiore della scheda è presente uno slot per inserire una microsd.
L’alimentazione può avvenire mediante cavo microusb o PoE (saldando sugli appositi pin i fili).

Collegamento alla rete Wi-Fi
Cominciamo a collegarla alla rete WiFi: una volta accesa, cliccate sull’icona delle connessioni wireles del pc e comparirà la rete di Arduino. Cliccate sopra e permettete la connessione alla scheda.

Collegamento alla scheda Arduino Yun

Una volta connessi, dal browser (io abitualmente uso Chrome) digitare
http://arduino.local
il browser caricherà la pagina di benvenuto di Arduino Yun.
Per accedere usare come password arduino



Schermata di avvio

Nella schermata successiva troveremo le informazione di rete della scheda. Consiglio di annotare il MAC Address per poi andare ad assegnare sul router un indirizzo IP fisso della scheda per lavorarci più agevolmente. Per configuirare la rete wireless premere il tasto CONFIGURE


Schermata di base

Nella nuova schermata andremo ad assegnare un nome e una nuova password, il fuso orario e tramite il menu a tendina la rete Wi-Fi a cui connettere la scheda.
Completata la configurazione cliccare su CONFIGURE & RESTART

Schermata di configurazione
Schermata di riavvio

Ricordate il MAC Address salvato? Andiamo ora a impostare la reservation nel router (nel mio caso 192.168.0.160). Dopo averlo impostato ricordatevi di renderlo attivo e di riavviare il router!

Testiamo ora se abbiamo fatto tutto correttamente andando sul browser e digitando l’indirizzo IP assegnato alla scheda

Ben fatto! passiamo ora a capire come si programma la scheda…