Lo sfigmomanometro è quell’apparecchio manuale o automatico che consente la misurazione della pressione arteriosa cioè la pressione esercitata dal sangue pompato dal cuore sulla parete delle arterie. Poichè il cuore batte ad intervalli regolari, è possibile distinguere una pressione “massima” o “sistolica” che corrisponde al momento in cui il cuore si contrae (sistole) ed una pressione “minima” o “diastolica” che corrisponde alla pressione che rimane nelle arterie momento in cui il cuore espandere (diastole) per riempirsi di sangue.
La misura della pressione avviene in maniera indiretta (metodo di Riva-Rocci) posizionando un bracciale sul braccio e posizionando il fonendoscopio in corrispondenza dell’arteria omerale. Si va inoltre a prendere il polso radiale del paziente.
Si inizia ora a gonfiare il bracciale finché non si percepisce più il polso radiale: questo significa che la pressione esercitata dal bracciale (curva in blu) è maggiore della massima pressione esercitata dal sangue (linea orizzontale tratteggiata in rosso), nel fonendoscopio non si percepisce nessun suono.
A questo punto si inizia a sgonfiare il manicotto lentamente (circa 2mmHg/s) finché nel fonendoscopio non viene udito un suono: questo è il I tono di Korotkoff che è semplicemente il rumore che produce il sangue quando inizia a fluire nel vaso sanguigno (che ricordo essere elastico). La pressione indicata dal manometro è pari a quella sistolica. Il polso radiale in condizioni normali inizia a ricomparire.
Con l’ulteriore diminuzione della pressione del manicotto l’arteria resta pervia per periodi sempre più lunghi, durante i quali il sangue che scorre con moto turbolento continua a fare rumore sempre più debolmente
poco prima della scomparsa si ausculta il IV tono di Korotkoff: in questo momento la pressione nel bracciale è pari alla pressione diastolica. Il polso radiale resta!
Ricapitolando
Come sempre questo post non vuole essere un trattato di medicina o un articolo scientifico che va a sostituirsi ai sacri testi e come sempre non voglio insegnare il mestiere a chi lo fa per professione ma vuole essere una semplice spiegazione del come funziona questo strumento per i “non addetti ai lavori”. Al solito resto disponibile per un confronto costruttivo.